Carry-On, recensione e colonna sonora: un coinvolgente thriller natalizio “vecchia scuola” che ammicca agli anni 80 (disponibile su Netflix)
Recensione e tutto quello che c’è da sapere sul thriller d’azione Netflix diretto da Jaume Collet-Serra con Taron Egerton, Patrick Bateman, Sofia Carson, Danielle Deadwyler, Theo RossI, Logan Marshall-Green, Dean Norris.
Disponibile su Netflix Carry-On, thriller d’azione dello specialista Jaume Collet-Serra (Orphan, Non-stop, L’uomo sul treno) che dirige un duo inedito: l’americano Jason Bateman (Game Night – Indovina chi muore stasera?) qui in veste inedita di spietato villain e Taron Egerton, attore britannico lanciato dal franchise “Kingsman” che ha recentemente interpretato due biopic in cui ha impersonato Elton John e colui che ha portato il videogioco “Tetris” nel mondo.
In “Carry-On”, Ethan Kopek (Train Egerton) agente di sicurezza di un aeroporto prova a battere in astuzia un misterioso passeggero (Jason Bateman) che lo obbliga ad imbarcare una valigia pericolosa su un volo la vigilia di Natale.
Carry On – La recensione del film
Lo spagnolo Jaume Collet-Serra noto per aver diretto Liam Neeson in quattro thriller d’azione, di cui uno “Non-Stop” ambientato a bordo di un volo diretto a Londra preso di mira da un terrorista, stavolta con “Carry-On” decide di girare il suo personale “Die Hard”. Collet-Serra prende a prestito l’ambientazione natalizia ed elementi da Trappola di cristallo e 58 minuti per morire – Die Harder, con l’aggiunta di una dinamica già vista in pellicole come In linea con l’assassino di Joel Schumacher o il Minuti contati con Johnny Depp, con il terrorista, nel caso del film di Schumacher era un cecchino, che costringe la vittima predestinata ad aiutarlo nel suo intento minacciando di uccidergli i familiari.
“Carry-On” si basa sull’empatia che lo spettatore instaura con l’eroe/vittima del film, che dal canto suo di fronte all’eventualità di perdere la compagna non può non riflettere alla proposta di un misterioso passeggero che si riassume in: “Una borsa per una vita” e “Tutto quello che devi fare è non fare niente”. A quel punto anche nello spettatore il dilemma morale entra in conflitto con “Che faremmo noi al posto del protagonista?”, ma alla fine si risolve il tutto trasformando il protagonista in una sorta di avatar eticamente orientato, che rischia la propria vita e quella della sua compagna per un bene superiore. Anche se il regista durante il film decide comunque di mostrarci anche l’altra campana, quella in cui si è invece disposti a seminare cadaveri e aiutare terroristi pur di salvare coloro che amiamo.
“Carry-On” è un vero e proprio tributo ai film d’azione anni ottanta, quelli che trasformavano una persona ordinaria in un eroe, un po’ per caso, un po’ per forza, alla John McClane. Nel caso di “Carry On” a diventare persona ordinaria in una situazione straordinaria è un agente che si occupa della sicurezza negli aeroporti, figura che il pubblico ha imparato a conoscere grazie a docu-reality molto popolari come Airport Security, che hanno mostrato come lavorano queste guardie di sicurezza in tutto il mondo dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia alla Nuova Zelanda fino all’Europa unita con Spagna e Italia.
Quello dell’eroe per caso mosso da cause di forza maggiore è uno stereotipo che funziona sempre, in special modo quando si trovano, come in questo caso attori giusti con cui identificarsi, per cui tifare e con cui imprecare contro un destino cinico e baro: Bruce Wilis all’epoca e Taron Egerton oggi. Il resto del film sta nel saper maneggiare e dosare la tensione e costruire un coerente “tira e molla” tra eroe ed antagonista in cui nessuno ha realmente il controllo. Una dinamica che tiene ben salda l’attenzione dello spettatore, ed è in grado di catturare anche quella del più distratto, grazie ad un ritmo ben cadenzato e dialoghi asciutti.
Come avvertiamo ogni volta che parliamo di film d’azione, non possiamo criticare “Carry-On” per i troppi cliché o per la mancata caratterizzazione di alcuni personaggi di contorno poiché la formula vincente è proprio quella, ed è così ben rodata che funziona anche nel 2024 e avrà sempre un suo perché anche in futuro. “Carry-On” è un film fatto per il pubblico e non per la critica, è qualcosa che sa di “vecchia scuola” con qualche inevitabile “update”, ma il gioco del gatto col topo, il dilemma morale e l’istinto di sopravvivenza contro la spinta a fare la cosa giusta sono dinamiche profondamente radicate nella narrazione umana, e quando vengono miscelate con abilità e interpretate con capacità generano dell’ottimo e godibile intrattenimento, che è quello che viene promesso in “Carry-On”, ed è quello che onestamente abbiamo ottenuto.
Curiosità
ATTENZIONE!!! A SEGUIRE TROVATE POTENZIALI SPOILER SUL FILM (SI CONSIGLIA DI PROSEGUIRE NELLA LETTURA DOPO LA VISIONE DEL FILM)
- Jaume Collet-Serra dirige da una sceneggiatura di T.J. Fixman, scrittore che arriva dal mondo dei videogiochi alla sua prima sceneggiatura per un lungometraggio live-action. Fixman ha scritto i videogiochi Resistance 2, Fuse e diversi capitoli del franchise videoludico Ratchet & Clank, incluso il lungometraggio d’animazione uscito nel 2016.
- “Carry-On” è il primo film di Amblin Entertainment ad essere distribuito nell’ambito dell’accordo multi-film siglato con Netflix.
- Non c’è alcun collegamento tra questo film e il famoso e longevo franchise “Carry On” diretto dal defunto regista britannico Gerald Thomas.
- Jason Bateman e Dean Norris hanno già lavorato insieme in Fool’s Paradise.
- Con un budget stimato di 47 milioni di dollari, le riprese principali si sono svolte a New Orleans, Louisiana, da settembre 2022 a gennaio 2023.
- Logan Marshall-Green e Dean Norris hanno già lavorato insieme nella serie TV “Dark Blue”.
- Il film è stato girato in un terminal dismesso dell’aeroporto internazionale Louis Armstrong di New Orleans in Louisiana. Mentre la location ha fornito ai registi tutto il realismo di cui avevano bisogno per le scene clou sulla pista, sono state stabilite delle regole rigide: non era consentito loro di oltrepassare alcuna linea per raggiungere le parti ufficiali e funzionanti dell’aeroporto o rischiare di infrangere diverse leggi.
- La scenografa Diane Lederman (CODA, Russian Doll) ha visto la sfida di trasformare una vecchia ala dell’aeroporto in un nuovo terminal scintillante dell’aeroporto di Los Angeles (LAX) come un’opportunità entusiasmante. “Prendere un intero terminal e rinnovarlo è un dono per uno scenografo”, afferma. “Quando questo terminal è stato chiuso, tutto è rimasto in un certo senso inutilizzato e si è deteriorato. Gran parte del nostro lavoro è stato rianimarlo, ma volevamo anche quel livello di realtà, quindi siamo andati in diversi negozi e ristoranti iconici di Los Angeles come Lemonade e Pinkberry e abbiamo chiesto loro se volevano collaborare con noi e prestarci la loro segnaletica”.
- La scenografa Diane Lederman e il suo team hanno dovuto fabbricare da soli i dispositivi di scansione che appaiono nel film. “Jaume mi ha detto in molte occasioni che dovevamo realizzare il nostro film per il 2024, il che significava che tutta la tecnologia più recente doveva essere qui. Ma puoi scordarti di affittare o acquistare una vera macchina che usa la TSA. Costano centinaia di migliaia di dollari e c’è una lista d’attesa lunga anni per loro. Non sta succedendo. Quindi abbiamo dovuto realizzare stampi con strati di lavorazione, verniciatura, levigatura, creando queste macchine incredibili e sofisticate che assomigliano molto a tutti gli scanner per bagagli più recenti che si trovano nei moderni aeroporti.”
- Due esperti esperti di TSA e forze dell’ordine sono stati chiamati a bordo per consultarsi su ogni dettaglio riguardante le procedure e il protocollo di sicurezza. Tony Boiselle, un professionista delle forze dell’ordine della Los Angeles Airport Police, era sul set per assicurarsi che tutto sembrasse corretto quando si trattava delle scene con la TSA. Ha addestrato gli attori su come usare le macchine e calmare i passeggeri arrabbiati, fare perquisizioni e controlli di borse e ha consigliato la produzione su dialoghi specifici.
- Erroll Southers, ex agente speciale dell’FBI che attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente senior associato per la sicurezza e la garanzia dei rischi presso l’USC, ha anche consigliato i registi su alcuni dettagli che avrebbero impressionato il personale delle forze dell’ordine in ogni settore. “Non c’è niente di più fastidioso per le persone che lavorano nelle forze dell’ordine di vedere un film che non ha un consulente tecnico che capisca quel dominio. Ad esempio, se qualcuno fa un film sul dipartimento di polizia di Los Angeles e lo chiama distretto, è un grande no-no, perché non abbiamo distretti. Abbiamo divisioni. Se vai a New York e lo chiami divisione, beh, è diverso”, osserva Southers, che ha aiutato i registi di “Carry-On” a comprendere le relazioni “interagenzia” che si verificano tra l’FBI, la TSA, la polizia aeroportuale e le operazioni aeroportuali. “È una danza molto intricata e complessa che queste agenzie fanno per lavorare insieme. Ci sono diversi domini. Un direttore della sicurezza federale non può semplicemente entrare in una torre di controllo. Deve essere scortato dentro. La polizia aeroportuale non può andare dove vuole all’aeroporto, ci sono aree che le agenzie federali controllano…Questa produzione è stata molto brava a rimanere fedele ai fatti.
- Le comparse assunte per le scene di controllo di sicurezza affollate si sono calate davvero nel personaggio. Alcune di loro si sono rifiutate di togliersi le scarpe e hanno deliberatamente dato filo da torcere agli attori che interpretavano gli agenti della TSA.
- Il coordinatore degli stunt Dave Macomber (The Killer, The Falcon and the Winter Soldier) ha dovuto lavorare per rendere gli stunt di Taron Egerton deliberatamente più goffi. “Die Hard è stato un riferimento che è stato discusso tra tutti nel reparto stunt e in generale con tutti coloro che sono stati coinvolti nel film. È il viaggio di un uomo qualunque, solo un ragazzo che è bloccato in una brutta situazione e non sa necessariamente cosa fare”, dice Macomber. “Quello che è stato divertente per me è stato coreografare la performance di Taron perché ha fatto film in cui è stato l’agente segreto astuto che sa fare tutto, e ora stiamo facendo combattimenti in cui ha deliberatamente recitato la parte del goffo e si è chiesto come avrebbe gestito le cose. È stato un aspetto che abbiamo sicuramente preso in considerazione nella progettazione dei combattimenti”.
- La scena epica dell’incidente d’auto con Danielle Deadwyler e Logan Marshall Green è stata una sequenza coreografata in modo intricato tra i reparti stunt, telecamera e VFX, oltre agli attori che erano pronti a tutto. Secondo Macomber, “Volevamo fare quella sequenza con attori dal vivo che effettivamente combattevano. Il modo in cui l’abbiamo ottenuto è stato quello di tagliare una Dodge Charger in modo da finire con quello che erano in realtà solo i due sedili anteriori dell’auto, il cruscotto e le portiere, e poi sospenderla in aria su un girarrosto in modo che l’auto potesse essere scossa e ruotata. Facevamo oscillare l’auto e simulavamo lo sbandamento sulla strada con la macchina da presa su un dispositivo chiamato Techno Dolly che programmava la macchina da presa per fare il dolly non solo a sinistra e a destra, ma anche per estendersi fuori e indietro mentre il nostro operatore della macchina da presa A era su ruote in modo che potesse rispondere in modo organico con panoramiche e inclinazioni della macchina da presa.
- Taron Egerton indossava un auricolare durante le scene in cui conversa con il Passeggero. Riusciva a sentire la voce di Jason Bateman (dal vivo o registrata) per aiutarsi con le sue reazioni in tempo reale alle istruzioni del Passeggero.
- Quando Egerton stava facendo ricerche per il suo ruolo, teneva d’occhio da vicino il modo in cui gli agenti della TSA si comportavano all’aeroporto di Los Angeles (LAX) e come indossavano le loro uniformi. Imitava il loro modo di vestire alla perfezione, chiedendo persino al reparto costumi di acquistare lo stesso paio di scarpe che aveva visto indossare a un agente. “Ho visto un agente a LAX indossare queste scarpe: Goodyear. Si sono dimostrate davvero fantastiche per correre, cosa che faccio molto in questo film, anche se sono scarponcini”.
Dichiarazioni di cast e regista
ATTENZIONE!!! LE INTERVISTE A SEGUIRE INCLUDONO POTENZIALI SPOILER SUL FILM (SI CONSIGLIA DI PROSEGUIRE NELLA LETTURA DOPO LA VISIONE DEL FILM)
Il regista Jaume Collet-Serra sulla scelta di Jason Bateman come “cattivo” del film:
Sia il “Passeggero” che Jason Bateman sono l’uomo qualunque. Non sono dei cattivi di Bond con i baffi che si arricciano, la benda sull’occhio che vedi arrivare da un miglio di distanza, sono tipi normali in abiti normali con cui potresti facilmente attaccare bottone in un bar. il Passeggero ha un’intelligenza così feroce, è sempre due passi avanti a tutti gli altri e niente intorno a lui può scuoterlo, come dimostrano le sue battute asciutte incredibilmente puntuali nei momenti di massima tensione. Non c’è davvero nessuno che lo faccia meglio di Jason, che ovviamente ha avuto una carriera comica leggendaria, e poi si è voltato e ci ha mostrato un lato completamente diverso e più oscuro in Ozark. Avevo bisogno di un attore che potesse cambiare all’improvviso in quel modo rapido da farti sembrare, come hai detto rende il personaggio molto snervante, e Jason è stata la scelta perfetta.
Jaume Collet-Serra su quale esperienza spera che il pubblico abbia guardando questo film e cosa spera che ne tragga:
Voglio che le persone si divertano e che sentano anche di potersi identificare con i personaggi sullo schermo. Ho cercato davvero tanto di dare concretezza a un concetto di azione intensa attraverso questi personaggi forti e abbiamo un cast così incredibile che credo rappresenti davvero tutti i diversi tipi di persone che si trovano a vivere a Los Angeles. È un melting pot così bello di città e volevo rappresentarlo attraverso tutti questi ruoli unici. Spero che il pubblico si diverta con l’emozionante gioco del gatto e del topo tra il nostro bravo ragazzo e il cattivo. Taron e Jason hanno una chimica così grande ed è così divertente guardarli mentre si antagonizzano a vicenda. E spero che la gente si faccia una risata quando vedrà il dolore dei viaggi di vacanza che abbiamo tutti sperimentato mostrato sul grande schermo… spero che catturando tutte le difficoltà dell’aeroporto durante il Natale in questo film, abbiamo garantito che tutti i vostri viaggi di vacanza saranno lisci quest’anno!
Taron Egerton spiega cosa lo ha attratto del film:
Era una sceneggiatura incredibilmente divertente e coinvolgente e ho pensato che avesse qualcosa di nuovo. Ecco un ragazzo normale che diventa straordinario per necessità nel corso di una sola giornata. Quella premessa sembrava quasi uno spaccato di vita stessa.
Egerton sul non volere che Ethan Kopek fosse un eroe d’azione stereotipato:
Quando Jaume mi ha contattato per la prima volta per il ruolo, gli ho detto che non volevo fare qualcosa che sembrasse un eroe d’azione archetipico. Fortunatamente, nessuno di noi pensava che fosse questo l’aspetto eccitante o interessante di Ethan. Ciò su cui tenevamo d’occhio era assicurarci di farlo sentire il più possibile con cui relazionarci e normale… qualunque cosa sia normale nella situazione straordinaria in cui si trova.
Egerton Sulla recitazione indossando un auricolare per la maggior parte del film:
Ci sono stati momenti in cui sono stato abbastanza fortunato da avere Jason Bateman che entrava e si esibiva con me da un’altra stanza ed è stato un lusso incredibile. Ma quelle prime scene del film in cui non avevo niente o nessuno con cui interagire, a parte una voce nel mio orecchio, sono state un nuovo tipo di sfida! Molti attori diranno che il segreto per una buona recitazione è reagire e distogliere l’attenzione da sé stessi, il che è davvero difficile quando fissi uno schermo vuoto e parli con qualcuno che non c’è. Ma giochi con la tua immaginazione.
Egerton sul lavorare con Jaume Collet-Serra:
Realizzare “Carry-On” è stato un gioco di prestigio tra il radicamento e il renderlo reale e riconoscibile, ma anche cinetico ed emozionante. E Jaume sa come fare un film come questo. Quando mi ha chiesto per la prima volta di fare il film ho guardato Nonstop e questo sembra un vero ritorno alle sue radici.
Jason Bateman sull’interpretare un cattivo:
Non ho la possibilità di interpretare un cattivo così spesso, soprattutto perché non penso di essere super credibile come tale. Ma il Passeggero non è proprio il tipo di cattivo che “accarezza-il-gatto-bianco”, si “arriccia-i-baffi”. È un po’ più come te e me: ha un lavoro da fare e troverà un modo per farlo. Questo è stato il mio approccio a questo. È un po’ più moderno.
Bateman sul lavorare con Taron Egerton:
Taron è un professionista incredibilmente affabile, gentile ed energico. Mi sembra semplicemente perfetto e continuo ad aspettare che cada l’altra scarpa. [Ride.] Nessuno è così bravo, ma sembra che potrebbe esserlo. Taron ha una qualità molto sincera e genuina in lui che è umana, gentile e ottimista, non cinica o pessimista. È importante anche per questo particolare personaggio che sta interpretando.
Bateman sul lavorare con Jaume Collet-Serra:
Jaume è un grande in quello che fa. Sa cosa gli serve e cosa no. C’è efficienza nel modo in cui copre e il set è un ambiente molto rilassato e tranquillo rispetto al contenuto che stiamo girando.
Carry On – La colonna sonora del film
- Le musiche originali del film sono del compositore Lòrne Balfe (Mission: Impossible – Fallout & Dead Reckoning, Black Widow, Bad Boys for Life, Black Adam, Top Gun: Maverick, Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F).
- Altri brani inclusi nella colonna sonora: Santa Claus Is Comin’ to Town di Bruce Springsteen / Holly Jolly Christmas di Michael Bublé / Last Christmas di Wham! / Christmas (Baby Please Come Home) di Darlene Love.
1. Ethan’s Theme (3:16)
2. Up in Smoke (2:25)
3. Ethan and Nora (1:57)
4. The Traveller (5:39)
5. First Contact (3:33)
6. Xray Scanners (3:17)
7. Police Swarm In (3:51)
8. Flight Risk (4:03)
9. Let’s Diffuse (2:47)
10. Bad Turbulence (4:34)
11. International Waters (3:51)
12. Pursuer Expires (3:23)
13. Unexpected Carry On (6:16)
14. Runway Aftermath (2:12)
La colonna sonora di “Carry-Out” è disponibile su Amazon.